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  Tutto sembra filare liscio, ma purtroppo è solo un'apparenza. Chi ci assicura infatti che Nicola abbia davvero frequentato le scuole superiori e, in caso di risposta negativa, l'assioma successivo sarebbe che lui mai la incontrò. Ma niente paura cari romantici, anche se non andò al liceo Nicola la conobbe lo stesso. Solo che non si chiamava Laura.

    Elena era l'ex fidanzata di un suo caro amico che l'aveva lasciata c'è chi dice per un'altra e chi per cercar fortuna intesa come sorte. La maggioranza degli abitanti di Rio aveva da tempo optato per la seconda soluzione, certo più plausibile dal momento che di lui all'improvviso si erano perse letteralmente le tracce anche se in verità il signor Giacometti di professione pescatore e di natura poeta asserì più volte di averlo visto veleggiare al largo, ma no signor Andrea, lasci perdere, quelli sono solo i racconti della sua infanzia.

    Nicola aveva visto sempre Elena come la fidanzata del suo amico e mai come donna poiché possedeva allora, ancora per non molto, un suo preciso suvvia non esageriamo diciamo tendenzialmente preciso codice morale il quale, nella fase appena successiva al distacco lo fece addirittura insospettire nei confronti di Elena poiché, lui pensava, un motivo Giacomo doveva averlo pure avuto per abbandonarla, ma tant'è, il tempo passò, Nicola allentò un poco i sospetti che volevano raffigurarla come una maga e del resto poi ad Elena non mancavano certo i mezzi, quelli che il signor Giacometti che aveva studiato il francese ed inoltre si intendeva benissimo sia di pesci che di donne racchiudeva nella melodica ed inestricabile espressione "savoir fair".

    All'inizio non cambiò poi molto: anche stavolta niente bar, e viene persino il dubbio che Nicola vi abbia davvero mai pensato, pranzi cene gite gelati pop-corn fluorescenti erano l'ultima invenzione del signor Corsini ma solo lei osava mangiarli per esprimere diceva la sua naturale tendenza al rischio sì, era davvero un po' strana, cinema all'aperto anche naturalmente e tutto il resto dell'inesausto repertorio del corteggiamento, dell'amore e poi di quella sfumatura amorosa che gli scettici come l'avvocato Spadoni col quale Nicola ebbe modo di discutere a lungo prima di decidersi e conseguentemente infischiarsene delle sue teorie, che dolore fu quello per l'avvocato, addirittura per una sera non andò al bar, che gli scettici dunque, niente paura ci arriviamo, chiamano abitudine.

     Sì, la sposò.